Voglio Amarti (Italian Edition) by Simona Busto

autore:Simona Busto [Busto, Simona]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2019-07-26T22:00:00+00:00

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Daniele

Ho resistito otto ore nette, da quando l’ho salutata a quando, stamattina, le ho telefonato. Okay, c’è stato il messaggio della buonanotte ieri sera, ma quello non conta, erano solo poche parole.

Avrei voluto aspettare di più, per vedere se mi cercava lei. Non ho dubbi che sia stata bene con me quanto io lo sono stato con lei, ma vorrei che dimostrasse maggiore interesse. Mi pone pochissime domande personali, e se sono io a chiederle qualcosa devo strapparle le informazioni di bocca.

È come se si sforzasse di mantenere la conoscenza a un livello il più possibile superficiale. Arrivo a comprenderla più che altro dai gesti e dagli atteggiamenti, perché il suo viso e le sue parole tradiscono ben poco.

Non ho mai avuto un rapporto simile con nessuna. Di solito sono io che mi comporto in modo cortese e galante ma distaccato, per non illudere troppo chi si trova all’altro capo della corda. Eppure le mie storie recenti sono finite immancabilmente in tragedia.

E con lei non ci riesco, per quanti sforzi compia.

Ho la sensazione che sotto il gelo di Ambra si celi qualcosa di profondo di cui ancora non conosco la natura. Lo vedo nelle poche risate spontanee che mi ha regalato durante la nostra breve frequentazione. C’è un aspetto di sé che non mi concede, ed è la parte più importante di lei. Afferro il cellulare. Ho voglia di sentire la sua voce.

«Ehilà, sei al lavoro?».

«Già, e oggi sembra che finirò per affogarci. Siamo a fine mese e dobbiamo chiudere la contabilità di tutti i settori».

Mi mordo il labbro. «Quindi… sarai troppo stanca per uscire anche stasera?».

Resta in silenzio per qualche istante, ma quando parla di nuovo mi sembra che la sua voce abbia più colore. «Forse, ma proviamo a sentirci più tardi».

Non ti mollo, Ambra, non ancora. «Dài, dimmi di sì. Prometto che rientreremo presto. Se mi dai l’indirizzo passo a prenderti io».

«Presto tipo ieri sera?». Ha una nota divertita nel tono.

«No, stavolta sul serio. Parola di lupetto».

Ride.

«Mi riesce difficile immaginarti con i pantaloncini corti e il binocolo al collo».

«Mi sottovaluti. Sono un perfetto scout e anche un notevole gentleman».

Sento ancora la sua risata.

«D’accordo», cede, «ma non rientriamo più tardi delle undici».

«Sul mio onore», recito, e riattacco.

Devo vedere Brizio dopo che sarà uscito dal lavo-ro. Andiamo di nuovo a correre. Non ho bisogno di allenamento aggiuntivo rispetto a quello standard con la squadra, ma mi piacciono le nostre sfide serali.

Ora però al solo pensiero di stargli accanto mi sento già opprimere da quel pesante senso di colpa. Come farò a guardarlo in faccia quando sabato ci ritroveremo tutti seduti a un tavolo per una pizza?

Forse il mio è un atteggiamento assurdo, ma sento che dovrei dirgli la verità. Ma come faccio a confessare di essere andato a letto con sua sorella?

So già che reagirebbe male. Ho avuto prove del suo senso di protezione nei confronti di lei in più di un’occasione. Parla molto spesso di Ambra. Negli anni quella ragazza che avevamo visto per l’ultima volta da bambini è

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